mercoledì 14 maggio 2008

AMT-1 detto "IL MONOLITO"

Ho dovuto lasciare la cenetta senza aspettarne la conclusione, ma sono stata attentissima (della serie "non studio ma sto attenta in classe"), perchè veramente i contenuti e le riflessioni espresse erano densissimi, a mio avviso, di profondità. Sono uscita con una frase che mi risuonava nell'orecchio, sul pianerottolo, nell'ascensore, nello scivolo (in salita), in strada etc: "ma siamo sicuri che l'uomo sia un'espressione del principio ordinatore?". Prima ancora mi aveva colpito il ripetuto interrogativo di Pietro: " ma se il principio ordinatore è un'entità, questa entropia, questo disordine non può essere un'entità pure essa?... che so satana?". Chiedo scusa se riporto le frasi in modo inesatto, ma cerco di essere il più possibile precisa rispetto quanto detto.

Ecco allora che mi è tornato alla mente un argomento accennato a conclusione della cenetta ancora precedente e trattato un pò di fretta.

Qualcuno aveva detto che nel film di Kubrik "2001Odissea nello spazio"(1968), tratto dal racconto di Clarke "The Sentinel" (1951), la comparsa del monolito data la contemporaneità dell'intuizione di usare un osso per colpire, in quanto segno di intelligenza, poteva essere un segno del principio ordinatore. Avevo obiettato per spirito di verità (se mai è possibile raggiungerla..ahimè), ma ancor di più per allargare la riflessione appena lanciata, che Kubrik fa riferimento ad una delle principali correnti sataniste del nostro tempo e qui cerco di spiegare meglio.

Un paio d'anni fa cimentandomi in una ricerca sul satanismo giovanile ho letto su un testo di M.Introvigne, che è uno degli studiosi contemporanei più accreditati sull'argomento, che il riferimento di Kubrik è alla corrente “occultista”, di M.A. Aquino e del tempio di Set secondo cui ed attraverso cui l’uomo cerca di realizzare la propria volontà, con l’aiuto del “principe delle tenebre, colui che diede all’origine l’intelletto agli uomini”.

Per tranquillità di quanti mi conoscono, dato che la mia ricerca sfociò in una relazione ad un convegno sulla devianza giovanile, organizzato da me, sottolineo che a moderare la sessione in cui parlavo io, ho voluto il cappellano di un carcere minorile siciliano, perchè avvertivo una certa inquietudine a parlarne e ..per non saper nè leggere nè scrivere.. con un sacerdote vicino mi sentivo più tranquilla.
Ma tornando a Kubrik ed al cosceneggiatore Clarke, si ricorderà che il film, chiusa la parentesi "primitiva", si occupa, nella prima parte, del viaggio di uno scienziato alla base americana Clavius, presente sulla luna dove, guarda un pò chi si rivede, è custodito L'ATM-1 "Anomalia Magnetica di Tycho numero 1" (in gergo "il monolito" e chiamato così perchè è stato trovato sotto la superficie del cratere Tycho seguendo delle variazioni anomale del campo magnetico lunare). Su Clavius, ..guarda caso, si è sviluppata un'epidemia e una volta toccato da mani terrestri e dalla luce solare il monolito si "attiva", e secondo un programma stabilito dai suoi misteriosi costruttori lancia un segnale fortissimo verso Giove, attorno cui ruota un altro monolito ATM-2.

Il macello che segue è, secondo me, uno dei più crudeli della storia del cinema e si salva solo l'astronauta che entra nel monolito (ricordate quella scena da video-gioco a velocità fortissima?) avendone in cambio, in un'atmosfera onirica, un'accelerazione dei propri ritmi vitali ed una rinascita.


In occasione della prima, Kubrick proclama: - Se "2001" ha scosso le vostre emozioni, il vostro subconscio, acceso il vostro desiderio di miti, allora avrà avuto successo ( io personalmente ero ragazzina e ricordo ancora quanto fosse scomoda la poltroncina di ferro dell'arena estiva in cui ho preso sonno).

In pochi si sa che dopo il successo del film Clarke ne scrisse il seguito " 2010: Odissea due", subito tradotto in film da Peter Hyams, in cui il monolito che avevamo visto in "2001" orbitare intorno a Giove discende sul pianeta, crea copie di se stesso, si moltiplica, aumentando la massa di Giove fino a raggiungere il livello critico che innesca una reazione a catena trasformando Giove in una nuova stella, che viene battezzata Lucifero.

Non mi permetto di dire altro.
Messaggio privato per Pietro: ho scordato il contributo materiale per la cenetta, rimedierò la prossima volta ... chi disse di ricordare che doveva un pollo ad Esculapio o qualcosa di simile..?

15 commenti:

Francesco Vitale ha detto...

Trovo molto interessante il contributo di Donatella, perché esce dagli schemi consueti, e tira in gioco argomenti meno razionalistici, forse anche meno filosofici o scientifici, ma per questo più stimolanti per me.
Ma c’è un ma.
Io non so perché molti considerino i rappresentanti della chiesa cattolica come i riferimenti più accreditati in campo di satanismo e simili. O meglio, lo so benissimo, ma non ho voglia di parlarne ora.
Comunque, quella velata correlazione tra ciò che è “alieno” o diverso o semplicemente “altro” conciò che è satanista, mi pare venga ripresa dall’intervento di Donatella in modo non chiaro. Anche se Donatella stessa si limita a riferirsi a cose dette da altri (se non è così, chiarisci pure, ma con argomenti), la relazione per cui il riferimento di Kubrik = corrente “occultista” di M.A. Aquino e del tempio di Seth, ecc., .. e del “principe delle tenebre, colui che diede all’origine l’intelletto agli uomini”, a me sembra una visione nettamente inquisitoria e demonizzante (quindi violenta) di altrui credenze, per le quali ho comunque rispetto anche se non condivido, e fino al momento in cui non sfocino in modo dimostrato in forme di violenza e sopraffazione. Va quindi rivisto anche il concetto di “devianza”, perché inteso così è pericoloso.

Per me la realtà dei fatti è che la cattolica “satanizzazione dell’altrui” è un processo che è entrato nei nostri neuroni, al di là della nostra consapevolezza. Un processo che non si è fermato con la morte dell’inquisizione, ma continua oggi in altre forme possibili.
I riferimenti di Kubrik (stupendo 2001 Space Odissey) e del suo romanzo originale, perché dovrebbero essere satanisti? Solo perché lo ha detto o lasciato intendere Introvigne (probabile reincarnazione di Torquemada… Nooo, scherzo!), o qualcuno a lui vicino? Oppure solo perché Kubrik mette in gioco qualcos’altro che non siano il solito unico dio ed i suoi angeli onnipresenti? Anche se nel racconto fantascientifico l’ATM-2 trasforma Giove in una stella che si chiama Lucifero, ciò vuol dire che è un male, oppure dobbiamo sapere intendere? Poi, su Lucifero lasciamo che si esprima anche Pietro Spalla, che ha capito benissimo che Lucifero è il proverbiale diavolo che non è poi così cattivo come lo si dipinge…
O no, Pietro?

Per me tutto ciò è solo un’apertura verso l’ignoto davvero ignoto, una visione profetica che non comporta la futura discesa di dio sulla terra, ma una serie di probabilità che le cose non siano affatto come ce le hanno sempre raccontate, e che possano manifestarsi una serie di accadimenti che non sono neppure nel nostro immaginario …
Nella prospettiva di Kubrik, che io condivido, certo che il “principio ordinatore” non è necessariamente “buono”, perché buono e cattivo non sono dei concetti universalmente validi. Esiste solo la nostra antropomorfizzazione del loro agire. Oppure, esiste solo un uso a noi favorevole o sfavorevole del potere in senso lato.
Non è detto che accada ciò che noi desideriamo che accada, altrimenti la nostra libertà non esisterebbe, e noi saremmo solo dei burattini. Nulla esclude che l’universo intero possa disintegrarsi rapidamente, con buona pace del principio ordinatore.
Il monolite è un simbolo antichissimo e al contempo fantascientifico.
Ma chi può avvicinarsi ad esso, se non il ricercatore “puro” (in tutti i sensi)?

armando caccamo ha detto...

Confesso che del post di Donatella e del commento di Francesco Vitale ho capito poco, sarà anche perché non ho visto il film di Kubrick (non ho amato da giovane i libri e i film di fantascienza), però mi ha colpito l’approssimazione con cui si parla del principio ordinatore (almeno nel significato condiviso nel commentare il libro di Mancuso). Io credo che ieri, nella difficoltà evidente di autodisciplinarci negli interventi, si sia detto una cosa molto importante: che il Principio ordinatore procede in direzione opposta all’Entropia. Mi spiego, l’Universo, come ha detto Camillo, (inteso fisicamente come sistema chiuso o isolato) subisce fin dal suo inizio un processo di espansione o disorganizzazione o disordine la cui misura o meglio la cui differenza di stato (entropia) dal tempo x al tempo y aumenta e ciò succede a spese dell’Energia che nel tempi su indicati diminuisce . Ciò abbiamo detto accade nei sistemi chiusi o isolati ; ma di sistemi chiusi in natura che io sappia non ce ne sono, se non costruendo dei modelli teorici, perché tutto è in relazione con tutto. Anzi credo che dal Big Bang a oggi l’Universo abbia fatto tanto di quel lavoro (marciando contro il processo entropico) per ordinare l’ordinabile che si è giunto per es. all’Uomo che non è certo una struttura caotica!!!!. Supponiamo allora che anche l’Universo non sia un Sistema chiuso ma che abbia a che fare e a che dire con un’Intelligenza creativa: potrebbe il principio ordinatore essere l’espressione di questa intelligenza (Logos) che dialogando con l’Universo interagisce con la Natura caotica procurando tutte le conseguenze del caso…………..?????..........gli “Opposti” in una lotta titanica che avrà fine con la fine dell’Universo o non avrà mai fine????? Allora tutto potrebbe essere relazione fra chi? fra interlocutori che sono dotati di libertà di agire (anche se a volte questa libertà di agire la chiamiamo probabilità o caso) operando scelte a volte non spiegabili dalla nostra ragione?

Donatella Ragusa ha detto...

Apprezzo e condivido la lettura aperta di Francesco. Specifico però che nella mia ricerca lo studio delle diverse correnti "sataniste" nel tempo e nel mondo contemporaneo aveva lo scopo di evidenziare elementi che talora grossolanamente e librescamente confluiscono in quello che viene chiamato "satanismo acido" o "fai da te" dei giovani, perchè di fatto questo si legge e di questo è possibile usufruire per fare gli apprendisti stregoni.
Mi è parso quindi giusto riportare quanto dice Introvigne ( Il cappello del Mago, Sugarco Edizioni, Varese,1990; Il satanismo, Editrice Elle Di Ci, Torino, 1997).
Lungi da me demonizzare il diverso: sono io la prima a scherzare con collane d'aglio a forma di libro e comprendo, come penso del resto sia chiaro un pò a tutti, i rischi connessi dal "deviare" da una cultura condivisa. Da parte mia mi sembra giusto specificare che oggi, sulla base degli elementi disponibili creare allarme contro possibili manifestazioni di satanismo tra gli adolescenti è eccessivo e fuori luogo (ICAA-International Crime Analysis Association,2006; Rapporto della Polizia Postale, anno 2003, in More on Italian Satanism, Bartholomew’s notes on religion,10 january 2005).
I motivi per cui mi è apparso opportuno occuparmene sono stati di due ordini: in primo luogo il rischio di aggravamento di una patologia psichiatrica latente che un pensiero "magico" può determinare, in secondo luogo il fatto che la creazione "onnipotente" di un "antimondo" regolato da proprie norme, tipica dell'approccio al "satanismo" da parte dei giovani, non si limiti ad essere un'espressione di bisogni di crescita ed individuazione rispetto al mondo degli adulti, ma possa divenire lo scenario di crimini violenti e, solo in questo caso, si può parlare di devianza.
...Nel cosmo poi mi perdo e neanche "provo a provare" a pensare..

Donatella Ragusa ha detto...

Apprezzo e condivido la lettura aperta di Francesco. Specifico però che nella mia ricerca lo studio delle diverse correnti "sataniste" nel tempo e nel mondo contemporaneo aveva lo scopo di evidenziare elementi che talora grossolanamente e librescamente confluiscono in quello che viene chiamato "satanismo acido" o "fai da te" dei giovani, perchè di fatto questo si legge e di questo è possibile usufruire per fare gli apprendisti stregoni.
Mi è parso quindi giusto riportare quanto dice Introvigne ( Il cappello del Mago, Sugarco Edizioni, Varese,1990; Il satanismo, Editrice Elle Di Ci, Torino, 1997).
Lungi da me demonizzare il diverso: sono io la prima a scherzare con collane d'aglio a forma di libro e comprendo, come penso del resto sia chiaro un pò a tutti, i rischi connessi dal "deviare" da una cultura condivisa. Da parte mia mi sembra giusto specificare che oggi, sulla base degli elementi disponibili creare allarme contro possibili manifestazioni di satanismo tra gli adolescenti è eccessivo e fuori luogo (ICAA-International Crime Analysis Association,2006; Rapporto della Polizia Postale, anno 2003, in More on Italian Satanism, Bartholomew’s notes on religion,10 january 2005).
I motivi per cui mi è apparso opportuno occuparmene sono stati di due ordini: in primo luogo il rischio di aggravamento di una patologia psichiatrica latente che un pensiero "magico" può determinare, in secondo luogo il fatto che la creazione "onnipotente" di un "antimondo" regolato da proprie norme, tipica dell'approccio al "satanismo" da parte dei giovani, non si limiti ad essere un'espressione di bisogni di crescita ed individuazione rispetto al mondo degli adulti, ma possa divenire lo scenario di crimini violenti e, solo in questo caso, si può parlare di devianza.
...Nel cosmo poi mi perdo e neanche "provo a provare" a pensare..

Donatella Ragusa ha detto...

..pardon..

Francesco Vitale ha detto...

Non ho ben capitole ultime frasi del commento di Armando.
Comunque, se è vero che la vita procede in direzione antientropica, è anche vero che nello spazio siderale vi sono zone dove le leggi della fisica a noi conosciute vengono sovvertite e sostituite da altre. Se è così, anche i principi della termodinamica e l'entropia, in queste zone, scompaiono. La Terra è un sistema chiuso, e tutti i suoi mutamenti, come dice la fisica, avvengono in campi di forze conservativi: è solo per questo che l'entropia aumenta continuamente il suo valore numerico.
Infine, non so se val la pena di considerare come apice dell'evoluzione l'Uomo. L'uomo, come specie, si è rivelato altamente distruttivo e pericoloso per la sopravvivenza stessa dell'ecosistema vitale del pianeta. Anche evoluzione quindi è un concetto relativo: rispetto a chi si crede evoluto, naturalmente...
E tutti gli altri?

Grazie a Donatella per il suo bel chiarimento. Non avevo dubbi che tu non fossi demonizzante, ma rimango soltanto dell'idea che Kubrik non meriti i commenti di Introvigne.
A ciascuno il suo.

armando caccamo ha detto...

Cerco di rispondere a Francesco:

intanto io credo che la Terra non sia un sistema chiuso ma dipendente in tutto dal Sole e dal suo sistema il quale a sua volta dipende ......e così di seguito per cui gli scienziati quando devono studiare un evento sono costretti a simulare modelli teorici che, grazie - a volte - alle alte approssimazioni raggiunte rispetto alla realtà, possono permettere anche applicazioni pratiche dei risultati.

Detto questo cerco molto sinteticamente di chiarire meglio il mio ultimo pensiero sul commento al post di Donatella: io da tempo penso - o sono portato a pensare - che la probabilità che un evento in natura accada, probabilità studiata attraverso modelli matematici, abbia molto a che fare col concetto-valore di libertà che noi ci attribuiamo mediante altri concetti-valore quali volontà, bene, giustizia etc….., mi spiego…..un abitante di un villaggio di una zona poverissima del mondo vuole solo (ha altissima probabilità di volere solo) soddisfare la fame e la sete e la sua azione (possibilità di agire) sarà obbligata in tal senso…… passando così tutti gli stadi intermedi….. un appartenete al ceto medio europeo, ha o può volere esercitare la libertà di pensiero, o di espressione o di religione etc……ma può anche volere il potere, il denaro……..etc….., la probabilità che questo si comporti e quindi decida di agire in un certo modo è distribuita a seconda della capacità o della possibilità di relazionarsi con la società in cui vive, del grado di cultura raggiunto, della sua sensibilità e il rispetto vs. l’altro, del grado e intensità di appartenenza alla sua cultura, religione etc.. che gli dettano di agire in certo modo o in un altro. Queste considerazioni per me potrebbero essere il presupposto che porta alla….. guerra titanica fra gli opposti necessari (bene-male, giustizia-ingiustizia, ordine-disordine etc….). Scusami la poca chiarezza ma, trattandosi di argomentazioni tuttora in elaborazione nella mia mente, queste non mi permettono di esprimerle come vorrei……mi piacerebbe discuterne……
Armando

Anonimo ha detto...

In effetti la terra è un sistema aperto , non chiuso. Credo abbia ragione Armando- Che il grado di sviluppo culturale influenzi la probabilità che un evento accada è pure vero. Questo stesso blog , così come si sviluppa , è influenzato dalla nostra formazione culturale , anche se nello svilupparsi dei temi a volte sembra esserci una certa casualità. Credo infine che non si possa personalizzare il principio della termodinamica relativo alla entropia , come un principio del male. Sarebbe una giustapposizione antropomorfa. Nessun "satanismo" o lettura satanica, dunque, degli eventi naturali. Ciò che accade , accade e basta. Se poi noi uomini e donne ci piangiamo su o ci rallegriamo , ciò è un fatto che pertiene la nostra natura umana. Lo stesso dicasi, per me , per le meravigliose realizzazioni della natura. Le meraviglie del mondo naturale non vanno necessariamente antropomorfizzate , quando si realizzano , in un Principio Ordinatore. Se ciò che accade ci stupisce ed è bello è meglio così , ma "prove" certe di Principi in azione non ce n'è. Al massimo scopriamo le Leggi della Natura , che, tuttavia , a mio avviso non vanno antropomorfizzate in un Principio Immanente , che in ultima analisi sarebbe voluto da qualcuno ( Dio).Attenti all'animismo, a quella lettura cioè dei fatti naturali , che è pronta a rilevare entità soprannaturali , presenti nella natura. Folletti , spiriti , spiriti satanici o angelici , possono rendere più immaginifica e gradevole la interpretazione della Natura, ma possiamo parlarne non con spirito scientifico, bensì come un gusto narrativo, peraltro anche gradevole a volte. Penso a Dante ed al suo Papè Satan , Papè Satan Aleppe......

alberto.spatola ha detto...

Non si capisce bene come funziona questo blog . Volevo mettere il nome ed è spuntato l indirizzo e mail . !!! Boh !

Francesco Vitale ha detto...

Saranno scherzi e malefici demoniaci...tutta colpa di Papè!

alberto.spatola ha detto...

sembra un sito abbandonato da tutti,,! Maleficio di Belzebù o solo noia mortale ? Speriamo bene !

armando caccamo ha detto...

ha ragione Alberto, dobbiamo fare qualcosa, per parlare in quattro non c'è bisogno di un blog.......!
promuovere all'esterno la visitazione? certamente sarebbe un'ottima idea....coivolgere altri frequentatori delle cenette ad intervenire...? scrivere spesso aiuta a selezionare i pensieri, a strutturarli meglio ed....evita l'emozione del parlare in pubblico.....insomma può aiutare a farsi conoscere di più......
armando

Donatella Ragusa ha detto...

Ragazziiii!! Animo (non anima, n.b.)!!
Ma chi si vuole far conoscere e si vuole scoprire oggi come oggi?
Comunque io sono una grande pubblicista del blog che viene letto da più gente di quanta voi pensiate, anche se alla prossima cenetta non ci sarò perchè impegnata in un congresso nazionale della mia società di specializzazione in quel della Puglia...che poi è di fronte la Grecia, ...numble,numble..
A prestissimo, felicemente delirando per i più.

pietro spalla ha detto...

Rispondo alla sollecitazione di Francesco Vitale: confemo che secondo me abbiamo demonizzato troppo il demonio, che fa il suo onesto lavoro e lo fa bene. Mi spiego meglio: l'impulso luciferino è quello da cui derivano l'inteletto (cha ci fa fare "luce" sulla realtà) ed il libero arbitrio (grazie alla conocenza del bene e del male): se non avessimo dentro di noi gli impulsi luciferini non saremmo liberi e autocoscienti e non avremmo sviluppato la coscienza intellettiva; in altri termini non saremmo uomini. Quanto alla terra, tutto ciò che esiste esiste perchè in relazione con altro: come dicono Budda e la meccanica quantistica non esistono cose ma relazioni.
Pietro

alberto.spatola ha detto...

Ieri pomeriggio ho incontrato Budda al bar dell'angolo e mi ha detto di dire a Pietro che non è vero che lui parla di relazioni e non di cose!!! Ha sorseggiato un caffe con poco zucchero perchè pare sia a dieta e poi se ne è andato via in pantaloncini. Ma a cu si ave a cridiri ? (per sorridere un pò sulla scia dell'ottimo Pietro, maestro di umorismo e ottimo commensale delle cenette)