giovedì 20 dicembre 2007

Del colloquiare con altre intelligenze


Che non siamo soli nell’universo lo sospettiamo o lo sogniamo tutti. Ma pochissimi si sentono di poterlo affermare con certezza. Di solito coloro che si azzardano sono presi per scemi, visionari, mitomani o, nel caso di persone accreditate, come studiosi esibizionisti e privi di scrupoli. Io sono tra questi elementi un po' strani: ci sono arrivato "casualmente" dopo aver oltrepassato lunghi anni di razionalismo estremo, vissuti nel mondo della ricerca scientifica.
Mi sembra poco utile in questo periodo storico parlare ancora di cose come l’Area 51, degli avvistamenti di UFO, degli attualissimi cerchi nel grano, e di tutti quei fenomeni noti e meno noti che hanno fatto parte di una “moda” che ha affascinato milioni di persone tra gli anni ’50 ed i ’70. Non sto nemmeno a spiegare il perché di questa inutilità, visto che (forse) ci comprendiamo.
Ciò che possiamo dimostrare a noi stessi dipende molto dalla personale voglia di ricercare, e dalla costanza con cui siamo in grado di compiere determinati esperimenti.
Una possibilità, oggi molto più “aperta e sicura” rispetto a 30 anni fa, è costituita dalle tecniche che fanno parte del campo della cosiddetta medianità. Quei “segreti” che fino a tempi recentissimi erano appannaggio di ristretti gruppi che praticavano le cosiddette sedute spiritiche, termine alquanto fuorviante, e che oggi hanno lasciato il posto ad esperimenti molto più “dinamici e solari”, ma anche più “elevati ed eleganti”. L’uscire dall'oscurantismo, ma anche dal fenomeno da baraccone, per me si chiama evoluzione. Questa “apertura” è stata messa in atto da poche persone, per così dire facenti parte di un illuminismo molto moderno, le quali hanno avuto il coraggio di aprire al mondo la straordinarietà che ciascuno ha dentro.
Stiamo parlando infatti di possibilità dell’essere umano di essere “antenna e ricetrasmittente” insieme, e di poter accedere via via alla possibilità di dialogare con altre intelligenze, senza usare complicate e fantascientifiche strumentazioni. Con risultati fisicamente constatabili. Attraverso questi esperimenti, da condurre sempre in gruppo, è possibile contattare altre forme di coscienza che si trovano probabilmente in dimensioni parallele alla nostra o incarnate in altri punti dello spazio-tempo molto distanti da noi. Per poter accedere a queste possibilità colloquiali, bisogna innanzitutto crederci. Ma si fa presto a superare questo primo gradino, allorquando si cominciano a vedere i primi risultati.
Il discorso è lungo, ma prima di scendere eventualmente in alcuni particolari più tecnici, vorrei avere un riscontro da voi, per capire se un argomento del genere interessa su queste pagine. Secondo me sì, perché può aiutarci a capire come siamo fatti e dove ci troviamo oltrepassando, di un tantino in più, le pure congetture e gli aspetti speculativi.
Ovvio che tutto ciò che arriva come informazione medianica deve essere vagliato e il più possibile verificato: non vi sono certezze assolute, proprio come accade navigando su internet. Però è molto, ma molto, ma molto interessante. E, seguendo poche semplici regole, si eliminano i rischi connaturati a tale tipo di ricerca. A me non è mai successo nulla: io sono ancora perfettamente sano di corpo e anche di mente (credo)…

Vi auguro buone feste, inviandovi un pensiero affettuoso e luminoso per questo nuovo anno che si appresta alle porte !