mercoledì 3 ottobre 2007

Cominciamo bene

Vedo che il nostro blog si comincia a popolare di interventi interessanti. Sarà scienza, sarà filosofia, sarà che abbiamo tanto tempo a disposizione. Poichè è possibile far pervenire, a tutti quelli che lo vogliono, gli aggiornamenti sulla propria casella di posta in tempo reale (una mail avvisa ogni volta che qualcuno interviene per commentare o per postare), chiedo a Pietro di inviarmi per mail tutti gli indirizzi delle persone interessate. In ogni caso è bene mettersi il blog tra i preferiti (lo scrivo per i non professionisti di internet), in modo da essere facilitati ogni volta che si vuole dare un'occhiata. E' anche possibile che questo blog sia visibile solo a un ristretto numero di persone, ossia a quelli delle cenette e ad alcuni indirizzi selezionati. Al momento la sua visione è libera, pare che già superiamo i contatti giornalieri dei blog più affermati. A parte il babbio, se così vogliamo che sia il nostro blog, dobbiamo riflettere sul fatto che ogni nostra affermazione, soprattutto se rivolta ad esterni, può essere impugnata, bonariamente o seriamente, da coloro che si sentissero offesi. Le mail che sino ad oggi giravano privatamente avevano, appunto, una valenza circoscritta e limitata. Adesso, dal punto di vista comunicativo, a meno che non decidiamo di chiudere il blog agli esterni, siamo un un'altra situazione. Ciò, ovviamente, non deve indurre nessuno ad avvere timore a scrivere, basta solo ricordarsi che abbiamo dato alle nostre cenette una valenza pubblica, almeno nella rete. A presto. Francesco

Le due beffe

La discussione molto interessante di ieri sera su scienza e filosofia mi ha fatto ricordare della beffa di Sokal di qualche anno fa. Alan Sokal è un fisico americano (di idee marxiste) che , preoccupato del decaduto rigore accademico di certe scienze umane (in specie quelle di orientamento post-strutturalista e postmodernista) ha deciso di giocare un brutto tiro alla rivista di punta in questo filone, Social Text, inviandogli per la pubblicazione un articolo dal pretenzioso titolo Violare i confini: verso un'ermeneutica trasformativa della gravità quantistica zeppo di assurdità, svarioni e tesi campate in aria, quali: il mondo fisico è una costruzione sociolinguistica, la scienza postmoderna ha abolito il concetto di realtà obiettiva, le teorie di Lacan sono state confermate dalla teoria quantistica dei campi, la teoria delle eguaglianze matematiche è analoga al concetto femminista di eguaglianza, la scienza segue strettamente un'agenda politica. Il tutto condito da paroloni come flusso, non-linearità, interconnessività etc. Naturalmente l'articolo è stato pubblicato con tutti gli onori, dando la stura, quando la beffa è stata rivelata, a interminabili polemiche tra scienze hard e scienze soft.

Qualche anno dopo i Bogdanov hanno reso la pariglia ai fisici. I fratelli (gemelli) Grichka e Igor Bogdanov dopo aver ottenuto (non si sa come) il Phd (Philosophy Doctor- il titolo per l'ammissione alla carriera accademica nel mondo anglosassone e oltre rende omaggio all'antica dottrina) in matematica e fisica teorica, hanno pubblicato un totale di sei lavori su importanti giornali di fisica e matematica come Annals of Physics e Classical and Quantum Gravity, in cui si rivendicava nientemeno che la spiegazione degli eventi che hanno preceduto il big bang (di solito il tormentone è dedicato ai momenti che seguono questo pseudo-evento). In realtà questi paper sono scritti in un denso gergo pseudoscientifico ma non hanno alcun contenuto reale: sono sintatticamente coerenti ma insensati, tanto che un critico del giorno dopo ha notato che non si sa dove finisce un errore e dove comincia il successivo. Il bello è che questi articoli hanno superato brillantemente il rigoroso filtro dei referee, i luminari incaricati di asaminare gli articoli e dare il via alla prestigiosa pubblicazione. I due non hanno mai ammesso lo scherzo.