domenica 9 marzo 2008

un evento andato a male

Ieri alla presentazione del libro di Vito Mancuso “l’anima e il suo destino” a Palermo ho assistito alla celebrazione di più caratteristiche peculiari della cultura siciliana e palermitana in particolare : la presunzione, la saccenteria, l’erudizione (quando c’è stata) fine a se stessa.
Doveva essere una presentazione in cui i partecipanti avrebbero potuto porre delle domande all’autore di un libro (peraltro dedicato ai “non addetti ai lavori”), che con coraggio e competenza scardina luoghi comuni, credenze, dogmi tenuti in piedi solo per motivi poco nobili e il tutto trattato con la passione di chi crede di aver trovato una chiave di lettura dell’Universo.
Certo, i partecipanti che non condividono le “soluzioni” proposte da Mancuso avrebbero dovuto e potuto fare domande mirate a far uscire allo scoperto l’Autore (un pò come ha fatto Augusto Cavadi) su certi aspetti del suo libro; mai aggredirlo, sfoggiando erudite affermazioni e citazioni (poi regolarmente ed elegantemente ridicolizzate da Vito Mancuso), col gusto di mettere in difficoltà chi sta sicuramente più in alto quanto meno per sensibilità e coraggio. Ma si sa noi siciliani siamo fatti così!!!! Ha avuto ragione chi ha detto di trovarsi inaspettatamente di fronte a uno scontro fra cattolici e non era questo l’obiettivo dell’incontro!!!!
Un monito agli organizzatori? Perché no!
Scusa Vito Mancuso a nome mio e di tutti i partecipanti di buona volontà, io le domande te le faccio per e-mail!
Armando Caccamo