martedì 3 novembre 2009

I Tre Filosofi

Questa breve nota si potrebbe intitolare anche: "Ho smesso di ridere", poichè pensavo che gli altri filosofi si fossero addormentati nel lungo sonno estivo, passando poi direttamente al letargo invernale. Ma, come ci spiega la storiella, anche io potrei avere il naso sporco...


I tre filosofi

" Tre filosofi, dopo aver a lungo discusso di logica, si addormentano sotto un albero. Mentre dormono, tre uccellini depositano un piccolo escremento sulla fronte di ciascuno dei tre filosofi. Dopo alcune ore, quando gli escrementi si sono asciugati a dovere, i tre filosofi si svegliano. Guardandosi l'un l'altro, iniziano improvvisamente a ridere. Infatti ciascuno di essi vede l'escremento sulla fronte dei due compagni e, poiché i filosofi non sono santi, ride delle disgrazie altrui credendo di esserne immune. Tuttavia, dopo alcuni istanti, il più filosofo dei tre smette di ridere perché si rende conto di avere anche lui un escremento sulla fronte. Egli giunge a questa conclusione solo col ragionamento, senza tastarsi la fronte.

Qual è il ragionamento?
Perché egli è più filosofo degli altri? "


La soluzione, naturalmente a suo tempo, dopo che ciascuno avrà dato la sua.

4 commenti:

Francesco Vitale ha detto...

Rooonf, rrrooooonnnnffff !!!!!

sogni d'oro a tutti !

Arrivedorci, Adìo !

Donatella Ragusa ha detto...

Beh! E' un pò tardi forse per rispondere, ma ho ripreso un certo interesse alla filosofia ed il libro di Hadot Pierre che per ora leggiamo mi ha posto degli inquietanti quanto deliziosi ed affascinanti interrogativi su ciò che facciamo in quelle cenette. Ed allora, mi candido per una possibile risposta: perchè non si limita a guardare, ma osserva le reazioni degli altri... Com'è?!!
Mi darai la risposta, spero. Donatella

Francesco Vitale ha detto...

Mah, proprio nello spirito della storiella, credo non vi sia una risposta universale.
Per me l'insegnamento è: in quanto osservatori crediamo di essere unici, per il solo fatto di provare noi in prima persona quelle percezioni. Quasi sempre, tuttavia, dimentichiamo di essere anche osservati! Ed in questo: vi è davvero una ragione per cui dovremmo essere unici, e non alla pari degli altri?
Chi ragiona così probabilmente è un tantino "più filosofo", perchè non dimentica che il proprio essere non è privilegiato, nè di fronte agli escrementi del mondo, nè davanti alla vista ed al giudizio altrui.
....Basta solo tenerne conto!

Bacioni

Francesco Vitale ha detto...

...Vi è anche una possibile conseguenza meno moralistica:
chi adotta questo metodo può riuscire a fare delle previsioni o delle valutazioni più estese di quanto non fanno gli altri "semplici" osservatori...
Un principo filosofico assimilato potrebbe essere: "cio che io vedo all'esterno del mio essere, accade anche dentro di me e sulla mia pelle".