mercoledì 31 ottobre 2007

Una discussione "certa"

Certamente ieri sera abbiamo discusso. Non c'è dubbbio, si potrebbe sostenere che era solo un sogno, che non c'eravamo. O che eravamo lì e nello stesso tempo da un'altra parte. Che, insomma, il vecchioAri(stotele), con il suo principio di noncontraddizione è roba 
per coloro
 che oggettivano 
tutto, che si 
chiudono la porta alle sorprese, alla creatività che scorre, dentro di 
noi, con un'infinita di 
contraddizioni comunicative, non verbali e persino logiche. Il muro 
che Alberto 
avrà trovato 
all'uscita (a sinistra o a destra?) era reale o si poteva attraversare con l'auto?
Chissà. Alberto,
se
è
arrivato integro a casa, (se leggi è ormai inutile che ti tocchi), ci racconterà
come ha affrontato la cosa. O forse non ci dirà niente. Il muro era lì in quel
momento o dall'altra parte della strada? Quesito senza soluzione, anche per chi ha
bevuto ieri sera solo coca cola. A proposito. Sul tavolo c'erano cose da bere  o  soltanto il realismo senza inventiva di chi aveva sete o pensava di sentire questo bisogno le ha viste?
 Mi sembra di poter dire che è proprio il principio di 
noncontraddizione che ci consente di
vivere con 
serenità la nostra dimensione di libertà, ancorati come siamo, 
vorrei
dire piantati, che lo vogliamo ammettere o no, alle radici della quotidianità 
che è una garanzia,
non banale ma profonda, per il nostro vivere e per il nostro filosofare. 
 

3 commenti:

alberto.spatola ha detto...

Rassicuro tutti sul fatto che sono arrivato felicemente a casa, sterzando come di giusto , ed al momento giusto. Chissà se Francesco è arrivato pure lui, e se tutti gli altri cenacolanti sono arrivati pure loro, oppure felici di poter dire e fare tutto ed il contrario di tutto , non vaghino ancora per la città...in barba al vecchio Ari(stotele)...tanto si può andare a dx come anche a sx ..in su od in giù..felici e liberi,tanto sempre a casa si arriverà prima o poi...chissà....noi filosofi e parafilosofi certo siamo un pò "stranuliddi"
Un simpatico ciao a tutti

pietro spalla ha detto...

Ma di cosa stanno parlando Alberto e Francesco? Non ci vediamo da tempo è non c'è stata alcuna cenetta con cocacola e discussioni nè, quindi, alcun viaggio di ritorno con mura da scansare a destra o a sinistra...Certo è singolare che Alberto e Francesco pretendano di imporci come una realtà obiettiva le loro personalissime allucinazioni scomodando il vecchio e troppo schematico Aristotele. Io preferisco Nietzsche: non esistono fatti ma interpretazioni, come quelle dei nostri due amici. I quali ultimi esistono veramente solo se noi li riconosciamo ed entriamo in relazione con loro. Nessun "ente" ha un'esistenza "reale" isolata da un contesto e dalla rete di nessi e rimandi che l'avvolge. Come diceva qualcuno e come ci dimostra la meccanica quantistica : non esistono cose (nè persone) ma relazioni. Pietro

alberto.spatola ha detto...

Non esiste Pietro Spalla. Ma solo le sue mails simpatiche ed irriverenti che arrivano a noi. Solo grazie alle mails birbanti e spassose che ci arrivano ed a cui rispondiamo , possiamo sperare di esserci. Forse però manco questo perchè se va via la luce , o si guasta il P.C., siamo del tutto evanescenti. In effetti a ben pensare esistono solo le parole e le mails che ci scambiamo, tutto il resto , "sapiddu" !(sic)