Carissimi filosofanti per passione
Vi ricordo che durante la cena a S. Martino abbiamo scelto il testo con il quale confrontarci alla ripresa dei nostri cenacoli il primo martedì di ottobre (la sera del due).
Si tratta del bel libro del nostro Augusto Cavadi "E, per passione, la filosofia" (DG editore, collana "Gratis et amore hominis", 2006.
Il libro, nella prima parte, ci aiuterà a riflettere sulle ragioni del filosofare (tra le quali, appunto, la passione e la meraviglia), nella seconda ci consentirà di confrontarci sui temi fondamentali dellesistenza con i cinque capitoli sulla verità, la felicità, la morte, luomo, il mondo e Dio (hai detto niente!) e, nella terza parte ("loltre della filosofia") ci proporrà coinvolgenti suggestioni sulla poesia, il silenzio mistico, lazione politica e la pratica amorosa.
La proposta (tra i fautori anche Armando Caccamo, assente a S. Martino ma presente in spirito fra di noi) è passata a grandissima maggioranza grazie anche alla sponsorizzazione entusiastica di Donatella Ragusa che ci ha convinto che non potevamo lasciarci sfuggire loccasione, da lei definita "irripetibile", di avere con noi lautore del testo da commentare.
Per la verità laggettivo "irripetibile" usato da Donatella (della quale sono note le capacità divinatorie) è sembrato a molti un po inquietante, anche perché non si è capito se lirripetibilità delloccasione deriverebbe da una sua valutazione - ci auguriamo sottostimata - della quantità di futuro a disposizione di Augusto oppure dalla previsione che nessun editore pubblicherà più i suoi libri.
Qualunque sia stata, delle due, lintuizione della psico-profeta, nessuno si è sentito di criticare Augusto per certe scaramantiche manipolazioni sotto il tavolo, che lui ha giustificato come unapplicazione di filosofia pratica.
Il secondo testo che commenteremo dopo quello di Augusto sarà un saggio di Isaia Berlin sulle idee politiche del ventesimo secolo, proposto da Gianni Rigamonti e opportunamente selezionato dallo stesso da un ponderoso volume dellautore che, se ricordate, lanno scorso abbiamo rischiato di doverci sorbire tutto intero. Il terzo testo sarà le operette morali di Leopardi, più volte evocato e finalmente scelto all'unanimità.
Non ci resta che augurarci Buone Vacanze. Per i più impegnati tra noi saranno vacanze, anchesse, "filosofiche" dato che, sui Monti Sibillini (nelle Marche) ci interrogheremo sul bene e sul male, un annoso problema che fa stancare solo a pensarci ma che, una volta risolto, ci attribuirà alla ripresa dei lavori un enorme vantaggio sugli altri cenacolanti per i quali le vacanze saranno, invece, banalmente servite a riposare o addirittura che volgarità! - a divertirsi.
A martedì sera due ottobre presso il mio studio, alle 20,30 per chi mangia con noi e alle 21 per gli altri.
Ciao Pietro Spalla
sabato 18 agosto 2007
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2 commenti:
Mi pare un ottimo resoconto. Bravo Pietro, attenzione all'amaca comunque. Francesco
sono entrato nel blog.....che bello!!!!
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